Strategie di trattamento per il diabete mellito di tipo 2 con malattia cardiaca ischemica stabile
Lo studio BARI 2D ( Bypass Angioplasty Revascularization Investigation 2 Diabetes ), condotto su 2.368 pazienti con malattia cardiaca ischemica stabile assegnati prima della randomizzazione a intervento coronarico percutaneo ( PCI ) o a bypass coronarico, ha riportato tassi di mortalità per tutte le cause a 5 anni simili con sensibilizzazione all’insulina verso terapia con Insulina e con una strategia di rivascolarizzazione coronarica iniziale precoce e terapia medica intensiva o terapia medica intensiva da sola e rivascolarizzazione riservata a particolari indicazioni cliniche.
I Ricercatori dello studio BARI D2 hanno successivamente esaminato gli endpoint predefiniti di morte cardiaca e infarto miocardico.
Nel corso di un follow-up medio di 5.3 anni, si sono verificati 316 decessi ( 43% attribuiti a cause cardiache ) e 279 primi eventi di infarto del miocardio.
La mortalità cardiaca a 5 anni non è risultata diversa tra rivascolarizzazione più terapia medica intensiva ( 5.9% ) e sola terapia medica intensiva ( 5.7%; P=0.38 ) o tra sensibilizzazione all’insulina ( 5.7% ) e terapia con Insulina ( 6%; P=0.76 ).
Nel gruppo sottoposto a bypass aorto-coronarico ( n=763 ), gli eventi di infarto del miocardio si sono dimostrati significativamente meno frequenti nella rivascolarizzazione più terapia medica intensiva verso la sola terapia medica intensiva ( 10% vs 17.6%; P=0.003 ) e anche gli endpoint compositi di mortalità per tutte le cause o infarto miocardico ( 21.1% versus 29.2%; P=0.010 ) e morte cardiaca o infarto del miocardio ( P=0.03 ) sono risultati meno frequenti.
La riduzione negli infarti miocardici ( P=0.001 ) e di morte cardiaca / infarto del miocardio ( P=0.002 ) è risultata significativa solo nel gruppo di sensibilizzazione all’insulina.
In conclusione, in molti pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia coronarica ischemica stabile nella quale i sintomi di angina sono controllati, come quelli arruolati nel gruppo intervento coronarico percutaneo, la sola terapia medica intensiva dovrebbe essere la strategia terapeutica di prima linea.
Nei pazienti con malattia coronarica più estesa, come quelli arruolati nel gruppo bypass aorto-coronarico, un bypass coronarico immediato in assenza di controindicazioni, la terapia medica intensiva e una strategia di sensibilizzazione all’insulina sembrano rappresentare strategie terapeutiche preferibili per ridurre il rischio di incidenza di infarto miocardico. ( Xagena2009 )
Chaitman BR et al, Circulation 2009;120: 2529-2540
Cardio2009 Endo2009
Indietro
Altri articoli
Trattamento del diabete mellito di tipo 2, dell’insufficienza cardiaca cronica e della malattia renale cronica: Jardiance a base di Empagliflozin
Jardiance, che contiene il principio attivo Empagliflozin, è un medicinale usato per il trattamento del diabete mellito di tipo 2,...
Finerenone riduce il rischio di insufficienza cardiaca nei pazienti con malattia renale cronica e diabete di tipo 2: analisi dallo studio FIGARO-DKD
La malattia renale cronica e il diabete di tipo 2 sono associati indipendentemente all'insufficienza cardiaca ( HF ), una delle...
Dapagliflozin e diabete di tipo 2 di nuova insorgenza nei pazienti con malattia renale cronica o insufficienza cardiaca: analisi aggregata degli studi DAPA-CKD e DAPA-HF
La malattia renale cronica e l'insufficienza cardiaca sono stati di insulino-resistenza associati a un'elevata incidenza di diabete. È stato valutato...
Efficacia di Ertugliflozin sugli eventi correlati all'insufficienza cardiaca nei pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia cardiovascolare aterosclerotica accertata: studio VERTIS CV
Nei pazienti con diabete mellito di tipo 2, gli inibitori del co-trasportatore sodio-glucosio 2 ( SGLT-2 ) riducono il rischio...
Il completamento della riabilitazione cardiaca associato a riduzione della mortalità nei pazienti con diabete mellito e malattia coronarica
La riabilitazione cardiaca riduce i rischi di mortalità e di ospedalizzazione nei pazienti con malattia coronarica senza diabete mellito. Non...
Troponina ed eventi cardiaci nella malattia cardiaca ischemica stabile e nel diabete mellito
Le concentrazioni di troponina cardiaca vengono utilizzate per identificare i pazienti che potrebbero trarre beneficio da una rivascolarizzazione urgente per...
Pazienti con insufficienza cardiaca con diabete e/o malattia renale cronica, Finerenone, un antagonista del recettore dei mineralcorticoidi non-steroideo, può offrire una protezione d'organo più pronunciata rispetto a Eplerenone
Nei pazienti con insufficienza cardiaca con diabete mellito e/o malattia renale cronica, un nuovo antagonista dei recettori dei mineralcorticoidi (...
I pazienti con diabete di tipo 2 e malattia cardiovascolare possono assumere Sitagliptin senza un aumento del rischio di complicanze cardiovascolari, anche se hanno una storia di insufficienza cardiaca
I pazienti con diabete mellito di tipo 2 e malattia cardiovascolare possono tranquillamente assumere il farmaco ipoglicemizzante Sitagliptin ( Januvia...
Test sensibile per la troponina T cardiaca e rischio di malattia cardiovascolare incidente in donne con e senza diabete mellito
Livelli molto bassi di troponina T cardiaca ( cTnT ) sono associati a un aumento del rischio di decesso cardiovascolare...
Frequenza cardiaca a riposo nei pazienti con malattia coronarica stabile e diabete
Studi epidemiologici hanno indicato che la frequenza cardiaca a riposo è un predittore indipendente di mortalità cardiovascolare e di mortalità...